Il blog del corso di Progettazione Urbanistica

La riparazione della città diffusa

Sintesi Esercitazione 1.5

PROGETTO DI RISTRUTTURAZIONE URBANISTICA NELL’AREA EX STIANTI, COMUNE DI SAN CASCIANO VAL DI PESA, FIRENZE. 1998-2009

Giulia Paoletti

Il progetto dell’ arch. Natalini riguarda un’area dismessa che in passato era occupata da una tipografia piuttosto importante nel Chianti. Si vuole creare un complesso residenziale, principalmente, con una piccola parte dedicata al settore commerciale. Inoltre si inserisce nel progetto un grande parcheggio multipiano dotato di ascensore con il terminal autobus.

  • si demoliscono i vecchi capannoni
  • ricostruzione di un complesso residenziale composto da 9 edifici che si sviluppano su tre livelli seguendo la morfologia del territorio
  • i complessi sono posti parallelamente all’esistente creando continuità con l’esistente
  • sopra al parcheggio multipiano si creano terrazze panoramiche sulle colline del Chianti e giardini pensili

  • si cerca di usare colori che si fondano con quelli dell’esistente, ma allo stesso tempo si variano insieme ai materiali per non rendere troppo impattante il complesso

    

  • gli appartamenti al piano terra vengono dotati di un piccolo giardino privato
  • gli spazi fra i blocchi sono molto lastricati e ancora poveri di verde

   

  • Il parcheggio multipiano è risultato molto utile per la comunità, anche grazie all’ascensore; inoltre il capolinea degli autobus decentrato ha permesso di diminuire il traffico veicolare nel centro e di collegarlo meglio e direttamente alle grandi vie di comunicazione

     

Sicuramente questo progetto di ristrutturazione era indispensabile per il paese di San Casciano perchè c’era bisogno sia di riqualificare quei brutti capannoni dismessi, sia di creare nuovi alloggi per le richieste immobiliari. Il progetto in generale è riuscito nel suo intento, ovvero creare qualcosa che si collegasse, che si fondesse con l’esistente, grazie alla disposizione su tre livelli paralleli dei complessi residenziali; inoltre l’uso dei colori e dei materiali appropriato aiuta la fusione.

I complessi residenziali sono ben distributi e areati, la loro disposizione crea “fotografie” e scorci sulle colline circostanti.

L’unica nota discordante di questo progetto è il parcheggio multipiano, soprattutto il suo colore, un rosso che si combina con i colori delle finestre degli appartamenti, ma che è troppo contrastante e troppo visibile rispetto al contesto; quindi l’impegno che c’è stato per fondere le residenze con il preesistente viene annullato, in un certo senso, da questa “patacca rossa” che è il parcheggio.

Inoltre, anche se è ancora un progetto in fase di realizzazione, gli spazi verdi sono piuttosto carenti, mentre abbondano le lastricature soprattutto sulle terrazze panoramiche, che sono troppe forse per la comunità e ancora mal organizzate.

Indubbiamente, parlando sia da cittadina che da urbanista in erba, questo progetto è stato molto importante per questo paese da un punto di vista sì estetico e funzionale, ma soprattutto sociale ed economico. Infatti, molte famiglie anche non sancascianesi hanno deciso di comprare casa proprio lì, per la vicinanza al centro storico e a tutte le comodità e servizi a portata di mano, e al tempo stesso di avere una vista sul Chianti.

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